Quest’opera segue altri 2 volumi: “Ogni arte la sua parte – R.A.O. – la fotografia artistica” e: “Dall’“ars” tradizionale alla digital art (Mistero, simbolismo e alchimia nell’opera “Magnus”), che ripercorrono per immagini il percorso artistico di Michelangelo Magnus. Il lavoro che propongo descrive le ultime frontiere dell’arte, ripercorse attraverso gli occhi dell’autore. In quest’opera in particolare si cerca di fare luce sugli ultimi ritrovati della tecnologia che possono essere sfruttati dagli artisti digitali e tradizionali, nonchè dagli operatori del mondo dell’arte. Questo libro prende spunto dalle prime vendite all’asta in Italia, del 16.06.2021 e del 30.09.2021, di un’intera Collezione di opere NFT (Not Fungible Token) realizzate, a più mani, da artisti R.A.O. e caratterizzate dall’assoluta immaterialità del prodotto e dalla sua certificazione su Blockchain. L’asta è avvenuta sulla Piattaforma della Casa d’aste “Basezero”, in collaborazione con INARTE.IT. Tra le opere in asta figurano anche progetti di realtà aumentata (AR) e intelligenza artificiale (AI). Queste esperienze mi hanno permesso di esplorare le più recenti tecnologie, di usare nuovi programmi applicativi e apprendere l’uso di strumenti informatici che possono essere utilizzati da tutti a costi molto contenuti.
Nella sezione omaggio non ho mancato di illustrare i significati simbolici delle opere messe all’asta, in linea con il motto del Movimento R.A.O.: “Nove sed non nova”, letteralmente: “presentazione nuova, ma non concetto nuovo”, da intendersi nel senso che indipendentemente dall’uso delle tecnologie, rimane sempre il significato simbolico delle rappresentazioni digitali, che devono trasmettere emozioni nell’osservatore. L’opera si sviluppa in 3 sezioni, che trattano nell’ordine: la tecnologia (applicata all’arte); l’arte, sezione che illustra un esempio di come si possano vendere opere certificate NFT tramite una casa d’aste tradizionale; il diritto, che esplora alcuni dei problemi che deve affrontare un consulente legale per redigere dei contratti innovativi. Si propongono, da ultimo, alcuni modelli di riferimento per stilare contratti che possono essere utilizzati per regolare le aste di NFT. L’intento complessivo dell’esposizione è dato dalla volontà di aiutare i giovani artisti (e professionisti), ad emergere, spiegando loro l’uso di alcune applicazioni che possono essere utilizzate per creare opere digitali innovative e fornire inoltre suggerimenti di come si possono sfruttare le nuove tecnologie in ambito artistico o giuridico. Va precisato tuttavia che tali applicazioni e in particolare l’uso di NFT, sebbene qui affrontate prevalentemente dal punto di vista artistico, possono essere utilizzate anche in ambito professionale e imprenditoriale, si pensi ad esempio alle banche dati della PA, oppure in ambito privato, alla possibilità di registrare marchi, know-how, idee innovative, patti parasociali, contratti simulati e ogni altra informazione che volendo può rimanere segreta, ma all’occorrenza, può essere fatta valere dai possessori, fornendo a tali documenti, con la “tokenizzazione”, oltre una data certa, la sicurezza dell’immodificabilità e una discreta protezione da attacchi informatici.
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Estratto dal libro “Arte, tecnologia e diritto” 
L’articolo ha una valenza prevalentemente artistica, tuttavia è inserito anche in questo sito, perché in alcune parti è spiegato il funzionamento di un asta di NFT che si terrà il 30.09.2021 in cui vi sono anche riferimenti all’uso di tecnologie rapportate al diritto